giovedì 17 gennaio 2013

AMORE e PSICHE.

Come si può parlare di qualcosa che
si ha senz'averlo... andiamo,
sapete bene a cosa mi riferisco.
Una radice senza albero.
Una via senza direzione.
Una luce senza lampione.
L' amore.
E una promessa abbandonata su
una panchina di marmo bianco,
abbandonata a se stessa, alle sue
implacabili implicazioni.
L' anello chiuso nella stanza che
preferisco, l'ho costruita io stessa
con queste gelide mani strappando
pezzi di me stessa. 
E l' anello resta chiuso in questa stanza,
la stanza che detesto ch'ho conficcato
qua in questo mio petto, eppure il
sangue mio ha zampillato per così tanto
tempo ed io non sapevo, non credevo 
d'averne tanto.
E cos'è poi ch'io sento appena sotto,
al posto del cuor mio che non più mi
compete, che ho lasciato a sfamar
gli avvoltoi sulla roccia più alta,
su questo nero nero altare. 
Una forza senza massa nè movimento,
la bozza senza il disegno o anche
dell' amore l'efferato volto.



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