mercoledì 9 maggio 2012

UNA DONNA RIVERSA SULL'ASFALTO STAVA.

Allucinata alienata allibita


Una donna riversa sull’asfalto


Stava inerme intrisa, corrotta


Come il sole che le scrosciava addosso


E aveva il corpo coperto di sangue


Dalla testa ai piedi


E dai piedi alla testa


Scarlatta carminia di rosso ammantata,


la donna mondava la colpa nell’ombra


scura della cruenta pozza,


memoria di menome tempo


veemente come uno sguardo


che confonde muta sconvolge


come confusa mutata sconvolta


la donna riversa sull’asfalto stava.


Ed assassina come il ricordo


Conficcò nel profano i pugnali,


lo aveva fatto per dimenticare di


una rosa recisa violata negata


e i pugnali eran le sue unghie


sua la carne in cui le affondava


così la donna riversa sull’asfalto


stava madida persa svilita,


il bocciolo chiuso nella mano


sciupato celato azzannato


come azzannato sciupato celato


diviene un segreto proibito


e il bocciolo stretto nella mano


era l’amore che aveva ceduto


e la donna riversa sull’asfalto


come il suo amore perduto.

Nessun commento:

Posta un commento