giovedì 5 febbraio 2015

COME IL PIANISTA SULL' OCEANO.

Sono nato in questo posto
e in questo posto son cresciuto
stando tra le fucine nascosto,
ma non è vero che non ho vissuto.

Un giorno trovai un piano
grande scuro ed elegante,
mi rapì tanto il suo richiamo
che volli divenire musicante...

E il ritmo danzava tra le mie dita
mentre il mondo sfilava poco per volta,
poi lei, il desiderio di cambiar vita,
eppure neanche l' amore fu la mia svolta.

Così ho imparato ad aspettare,
nuoto per cui non posso annegare...
guarda com' è sconfinato questo mare
infinito, tanto da poterlo sognare.

Mi fermò il non vedere la fine
di quella corsa senza mai posa,
per me è un ramo con troppe spine:
morirei prima di coglier la rosa...

Chè un piano inizia e poi finisce:
non ci sono suoni vani,
il tuo cuore certo lo capisce:
l' infinito sta tra le mani.

Lasciami qua, non mi salvare:
questo è il mio posto, voglio restare...
guarda quant' è profondo questo mare
infinito, tanto da volerci annegare.