Mare d'inverno
duplice boia
sempre mi piacque
osservarti innalzare
il tuo possente corpo
per infiniti spazi
fingendomi parte
celeste di te ed
elevarmi così fino
alla tranquillità del
sovrumano cielo che
al di là degli umani
orizzonti fonde le
sue membra con le
tua e genera il
divino regno
dell'immensità eterna.
Mare d'inverno
duplice boia
sei specchio d'una
simmetria distorta
dell'esser mio, e
come il soldato che
sogna la fine della
guerra è bruscamente
svegliato da incessanti
fiumi di porpora ed
assordanti echi di tumulti,
tu svegli il mio cuore
da un eterno sonno di
calma interiore
infrangendo tutti i
miei agognati sogni
come contro la pungente
scogliera infrangi il
sospirato cammino di
un'onda che nasce.
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