mercoledì 9 maggio 2012

MARE D' INVERNO.

Mare d'inverno


duplice boia


sempre mi piacque 


osservarti innalzare


il tuo possente corpo


per infiniti spazi


fingendomi parte 


celeste di te ed 


elevarmi così fino


alla tranquillità del


sovrumano cielo che


al di là degli umani


orizzonti fonde le


sue membra con le


tua e genera il 


divino regno 


dell'immensità eterna.


Mare d'inverno


duplice boia


sei specchio d'una


simmetria distorta 


dell'esser mio, e


come il soldato che


sogna la fine della


guerra è bruscamente


svegliato da incessanti


fiumi di porpora ed 


assordanti echi di tumulti,


tu svegli il mio cuore


da un eterno sonno di


calma interiore


infrangendo tutti i


miei agognati sogni


come contro la pungente


scogliera infrangi il


sospirato cammino di 


un'onda che nasce.

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